Innescata da Carlo Carabba e continuata per molti mesi con illustri relatori. Io penso di sì, e allora perchè contrapporr.

A questa tanto picciola vigilia. Di retro al sol, del mondo sanza gente. Fatti non foste a viver come bruti,. Ovvero un uomo quasi finito. Manuale di autodistruzione in poche mosse, anche per principianti.

Lo stelo scrive il magenta sul muro. Con gli ultimi bagliori di fuoco. Somiglia al sapore secco della marna. Al parto di una idea, un cespuglio di sole. Che mi consola del muschio.

Posted by Doris Emilia Bragagnini. Se penso la piccola soglia quando fingo di credere vere. Le scuse battute come piste, sentieri verso il mio nome. Quanto ignorante e infetto suturare la striscia smarrita. Come Pollicino ho tentato di filo perduto. Smangiucchiato scomposto in percorsi più sciapi. Consegno al tratto il rio del fosso. Il salto nel pantano, ho estratto dal fodero la penna stilo.

Mi sono stancata delle sfumature. A vederne e a parlarne divenni. Le cose dette e non dette le immagini. ci sono travi e macigni.

La zanzara e il punto di sutura. Lasciato il morto a valle. Ciò che ha ancora umore. Un sogno che si comprime. Non si possono, enumerare. Lo hai sentito anche tu. Ho trovato il suo disegno. Quattro nocche e due dita.

Domenica, giugno 15, 2014. Lunedì, febbraio 10, 2014. Un tavolo sul quale posso scrivere. Due righe di Breton in Nadja. Dove a Nantes può accadere qualsiasi cosa. Da queste parti anche Les vacances de M.

La pace è in silenzio. Tre poesie di Raffaele Ferrario.